Ringrazio Greta Rosso – autrice di Dimore precarie e scrittrice in proprio, come attestano le poesie inedite che affollano il suo blog, strepitio – per le righe scritte sul Canto. Fa piacere quando un lettore, o una lettrice, esprime la propria opinione su un testo su cui si è lavorato per anni, prima di considerarlo finito e di azzardare una pubblicazione.
Fa ancora più piacere quando chi scrive è una poetessa che si stima:
Ho appena letto e riletto il Canto. È bello da faticare a dirlo. Riempie e frastuona con una voce sottilissima e precisa, prende da un lato, da un’angolazione che ruota di continuo, pensi che una sorpresa possa arrivare una volta sola perché la volta dopo ne dovresti riconoscere il passo, invece ritorna incredibilmente e incredibilmente prende con lo stesso forte sussulto, alle tempie, alle caviglie, in quella zona alta dello sterno dove il piacere e il dolore fortissimo si confondono. È un’opera che è un innamoramento lunghissimo e rapidissimo, cristallizzato nell’istante in cui comincia, comincia di continuo.
Il Canto è reperibile su Amazon, o su Ultima Books.