Piangimi un limite,
scegli una grazia, imponi
un desiderio che sia irrevocabile.
Ognuno di noi, a turno, riconosce
il proprio debito, il rame
di questa scala, la pretesa
dell’azione prima di ogni turbamento.
Poi la supplica di un ritorno,
la supplica che sia di nuovo infanzia
il verde luminoso, la premura
del sonno senza un peso.
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bellissima. Lieve ma intensa. Accorata senza un filo di retorica. Complimenti davvero!